Dicesi per me vuotezza

Dicesi per me vuotezza
quel vuoto indegno
di chiamarsi tale.

Quel vuoto che non si sente
e non si teme.

Una vuotezza invece
che si emana.

Agli altri la vuotezza
arriva tale e quale,
se loro,
il vuoto vero
cos’è, sanno.

Mentre chi non distingue
la vuotezza altrui
intriso da vuotezza
ne è, al pari.

Al cospetto del vuoto che –
diciamo pure – è un vuoto pieno,
solo chi sente e teme
il vuoto proprio
può, con rispetto, restare
degno e vero.
E può, con discrezione,
entrare in Empatia.


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